I casi, Nom,Gen,Dat,Acc,Voc,Abl

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the best one (marco)
view post Posted on 11/10/2008, 20:55




Nominativo

Indica il soggetto della frase, o il complemento predicativo del soggetto (esempio: "Cornelia sembra bella"), o la parte nominale (esempio: "Cornelia è una ragazza"). Parte nominale e complemento predicativo del soggetto sono definiti comunemente doppio nominativo.

Genitivo

Indica il possesso (generalmente), come nella frase "I capelli di Cornelia sono lunghi", svolgendo la funzione di complemento di specificazione. Ci sono anche gli utilizzi:

* Genitivo soggettivo: L'amore di Giulio per Claudia.
* Genitivo oggettivo: Il desiderio di Claudia possedeva Giulio.
* Genitivo dichiarativo o epesegetico (vero e proprio complemento di specificazione): L'albero del melo.
* Genitivo di qualità: Un uomo di grande coraggio.
* Genitivo partitivo: Diversi dei miei amici sono andati in città.

Dativo

Indica un complemento di termine, come nella frase "Ha dato il biscotto al bambino". Altri usi:

* dativo di agente: Esprime l'agente quando viene usato con la coniugazione perifrastica passiva: puero opus faciendum est: "Il ragazzo deve fare il lavoro" (letteralmente "Il lavoro dev'essere fatto dal ragazzo").
* Dativo di riferimento spesso usato col dativo di fine o scopo (chiamato comunemente il doppio dativo). Esempio: "Il generale inviò truppe come aiuto (con lo scopo di) all'altro generale".
* Dativo di possesso: Mihi pecunia est, letteralmente "a me è il denaro" vale a dire "possiedo del denaro".

Accusativo

Indica il complemento oggetto (esempio: "Cornelia uccise Marco").

* Doppio accusativo: è il complemento predicativo dell'oggetto.
* Caratteristico è l'utilizzo dell'accusativo con i verbi impersonali piget (mi rincresce), pudet (mi vergogno), paenitet (mi pento), taedet (mi annoia), miseret (ho pietà), e con i verbi appellativi, estimativi, effettivi, elettivi e con verbi relativamente impersonali, come fallit, decet e iuvat. L'accusativo è inoltre utilizzato nella costruzione di alcuni verbi (come doceo, posco e flagito).
* Un particolare utilizzo dell'accusativo è l'accusativo alla greca, o di relazione, che tiene il posto di un complemento di relazione. Esso viene retto solo da verbi transitivi attivi o deponenti. Esempio: "Puer nudus pedesque umeros apparuit", letteralmente: "apparve un fanciullo nudi i piedi e le spalle", quindi "con i piedi e le spalle nude".
* Viene inoltre utilizzato per la formazione di vari complementi mediante l'aggiunta di specifiche preposizioni davanti all'accusativo (come in, per o ad).
* L'accusativo è altresì il caso del soggetto (e anche, ovviamente, della parte nominale e del complemento predicativo del soggetto) nelle proposizioni infinitive.
* L'accusativo può anche indicare estensione di tempo e spazio.

In tutte le declinazioni, i nomi di genere maschile e femminile formano l'accusativo aggiungendo la comune desinenza –m alla vocale tematica.

Vocativo

Svolge la funzione di complemento di vocazione in caso di discorso diretto (esempio: "Cornelia, vai fuori"). Il vocativo ha generalmente le stesse desinenze del nominativo, con l'eccezione (limitatamente al singolare) dei temi in –us e in –ius della seconda declinazione, nei quali il vocativo esce rispettivamente in –e e in –i, e di alcuni nomi propri di derivazione perlopiù greca.

Ablativo

L'ablativo è il caso che svolge le funzioni di più complementi, sia in forma pura (ablativo semplice) sia preceduto da preposizioni. L'ablativo semplice prende la funzione di complemento di tempo, mezzo (per le cose), agente e causa efficiente e altri. L'ablativo latino assorbe le funzioni di tre casi dell'indoeuropeo: ablativo (con valore di allontanamento, separazione: e allora si parla di ablativo vero e proprio), locativo, strumentale (con valore eminentemente di mezzo, modo e causa: si parla allora di ablativo strumentale).

Crediti:Wikipedia
 
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